Se si pensa a Sex and the City e alla sua Sarah Jessica Parker, le aspettative di uno spin-off/prequel sulla serie, con un'altra attrice, non possono che essere alte. E più è alta l'aspettativa, più è rischiosa la delusione.
Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte ci hanno tenuto compagnia per sei anni e due film. Pensare alla protagonista interpretata da un'altra attrice, viene un po' male. Pensarla senza le sue migliori amiche di sempre, ancora peggio. Ma se si accantona per un momento Sex and the City e si guarda The Carrie Diaries come una serie a parte, senza aspettative e senza pregiudizi, si scopre una serie deliziosa.
La critica americana ha già premiato la serie, gli ascolti un po' meno.
Anna Sophia Robb è azzeccata nell'interpretare Carrie da giovane e a tratti ci ricorda a sorpresa, nelle espressioni e nelle movenze, anche la Carrie originale.
E' il 1984, alla radio si sentono Madonna, Cindy Lauper, i Depeche Mode, i Cure. I cellulari non sono ancora nelle tasche di tutti ma ci si veste con colori sgargianti e si cotonano i capelli.
Carrie è al liceo e vive col padre e la sorella ribelle di quattordici anni, con i quali deve superare la recente morte della madre. La sua amica Mouse, ha appena perso la verginità da un ragazzo che non si fà più sentire. Gli amici Meg e Walt sono fidanzati ma, segretamente, lui è gay e lei lo tradisce. A scuola arriva un nuovo studente che viene subito notato da tutte, soprattutto dall'antipatica Donna LaDonna. Carrie lo conosce già. Si erano baciati qualche tempo prima, in piscina. Questo potrebbe essere il momento migliore per continuare la loro relazione, ma Carrie ne inizia una che sarà la più grande e importante della sua vita. Non quella con Mister Big, ma quella con New York. Infatti, il padre, le regala uno stage a Manhattan. Qui Carrie fa la conoscenza della grande città, delle feste, i grandi magazzini e di Larissa, editrice di una rivista. Per il primo giorno a New York, Carrie deve già scegliere tra la città e il nuovo studente Sebastian.
Per tutto l'episodio ci tiene compagnia con la sua voce di sottofondo e ci fa sapere che "l'Amore è qualcosa che attendiamo. Ci immaginiamo il nostro primo bacio, la nostra prima volta, il nostro primo ti amo. Ma non immaginiamo la prima volta che ci si spezza il cuore".
Ma è alla fine dell'episodio che ricordiamo con più nostalgia la serie madre, quando Carrie si mette nella scrivania davanti alla finestra e inizia a scrivere i diari che appartenevano alla madre e che da quel momento diventeranno i Diari di Carrie.
Nessun commento:
Posta un commento