martedì 28 agosto 2012

Alan Ball parla del finale della quinta stagione di True Blood


SPOILER ALERT!

Alan Ball, creatore di True Blood, prima di lasciare la serie definitivamente nelle mani di Mark Hudis, come nuovo showrunner, risponde alle domande di Michael Ausiello per TV Line.





Perciò, Bill è UN Dio adesso?
Non voglio dire se lo è o non lo è. Chi può dire quello che è Lilith realmente? E’ ancora Bill ma è qualcosa di diverso.

Quindi c’è del vecchio Bill lì dentro?
E’ Bill, ma si tratta di un Bill trasformato. Non è completamente una nuova persona. Non è che i suoi ricordi e le sue esperienze sono state lasciate fuori ed è solo un bambino.

Può tornare al vecchio Bill? 
Beh, questa è la domanda: Sarà cattivo? Che cosa vuole? Che cosa ha intenzione di fare? Sarà in grado di ritornare al vecchio Bill? Questo è materiale per le future stagioni. L’implicazione, certamente, è che è più feroce.

Come mi avevi avvisato al Comic Con, ci sono state tanti morti nell’episodio – alcune più ambigue di altre. Luna è morta?
Dovrete guardare la prossima stagione. Non l’abbiamo vista morire.

E Russell? E’ davvero morto?
E’ andato. C’è la possibilità di vederlo in flashbacks, ma è morto definitivamente.

Inoltre al  Comic-Con, ti sei rifiutato di dirmi quale coppia ti sei divertito di più a scrivere in questa stagione perchè sarebbe stato troppo spoileroso. Puoi confermare che era la coppia formata da Russell e Steve?
Sì. Amo entrambi gli attori e ho pensato che fossero divertenti e in qualche modo commoventi.

Steve rimarrà un personaggio vitale nella prossima stagione?
Non lo so. Ho parlato con Mark brevemente. Hanno solo lanciato alcune idee a grandi linee. Spero di sì perché penso che lui sia un grande personaggio. Non so se sarebbe una grande parte della stagione, ma sembra decisamente una persona da riportare.

Hai veramente superato te stesso con la scena della morte di Rosalyn. Complimenti.
Credo che  sia probabilmente la morte “più a bocca aperta” che abbiamo fatto. Ogni volta che la vedo mi viene da ridere.

Il bacio Pam/Tara – sapevi all’inizio della stagione che tutto avrebbe portato a questo?
Era nella nostra mente, all’inizio della stagione, sì. Volevamo davvero stuzzicare la curiosità del pubblico fino alla fine.

Cosa c’era in questi due personaggi che vi ha fatto pensare ad una relazione tra loro?
Erano entrambe, se non interamente lesbiche, bisessuali. Entrambe erano personaggi con un atteggiamento reale. E tutte e due si odiano – almeno lo hanno fatto all’inizio della stagione. E questo, per me, sembrava che avrebbe potuto creare molta tensione e che poi si sarebbe potuta trasformare in romantica verso la fine.

Personalmente verso quale direzione ti piacerebbe vedere che andasse la relazione tra Pam e Tara la prossima stagione?
Beh, ecco il punto delle relazioni in True Blood: una volta che accadono poi devi introdurre qualcosa per incasinarle, perchè avere persone felici non è così eccitante.

Ma sei convinto che Mark si sia impegnato con la storia?
Tutti gli sceneggiatori lo erano, quindi questa è la mia convinzione, sì.

Hai mai considerato di introdurre o smascherare Warlow nel finale?
No. Non volevamo realmente definire Warlow fino alla prossima stagione.

Perciò comparirà sicuramente nella Stagione 6?
Penso che sarà una grande parte di essa.

E’ qualcuno che abbiamo incontrato prima?
No comment.

Con Bill sulla strada del “Big Bad” nella prossima stagione, ciò fa di Eric l’eroe di True Blood adesso?
E’ tutto da vedere. Entrambi sono stati eroi a loro modo. Eric è stato più come una maliziosa canaglia, ma non penso che sia mai stato un vero “villain” alla maniera in cui lo è stato Russell o Maryann. E ha fatto tante cose davvero eroiche. Quindi non ho mai guardato ad Eric come al “cattivo ragazzo” e a Bill come il “ragazzo buono” – almeno non dalle prime stagioni. Ma resta da vedere cosa accadrà con entrambi.

Una domanda che non riguarda il finale – perchè hai fatto fuori Hoyt?
Sentivo come se avessimo raccontato tutta la sua storia. Non c’erano molti luoghi dove potessimo andare con lui che non avessimo già esplorato, ma amo il personaggio e amo Jim [Parrack] così tanto che non volevo ucciderlo. E’ sempre stato un’anima buona. Volevo avere la possibilità di un suo ritorno. Ma si è innamorato e non riusciva ad andare avanti.

Hai sentito come che dovessi eliminarlo così il pubblico avrebbe potuto accettare più facilmente Jessica e Jason senza sensi di colpa?
Non è quello che ho pensato, no. Ho pensato come potesse andarsene e il modo che lui ha scelto di farsi glamourizzare da lei, cancellando i suoi ricordi, è stato piuttosto devastante. Inoltre, ci sono così tanti personaggi nello show da servire. Sentivo come che Hoyt avesse esaurito il suo percorso, così abbiamo pensato di lasciarlo partire per l’Alaska e poi se avremo bisogno di riportarlo indietro lo faremo.

Il finale è stato il tuo ultimo lavoro in True Blood, come ti senti?
E’ una sensazione agrodolce. E’ stato una grande parte della mia vita per così tanto tempo; naturalmente è difficile allontanarsi. Ma gestire questo show è un lavoro così enorme e l’ho fatto per cinque anni consecutivi. Non penso di avere un’altra stagione dentro di me. Ho bisogno di ricaricami. E poi sono interessato a fare qualcosa di nuovo – qualcosa con personaggi diversi e un tono diverso. Come sceneggiatore, è divertente creare. Ed una volta che entri in uno show a lunga durata con personaggi molto definiti ed un tono e un format molto determinati, dopo un po’ è davvero un grande lavoro, ma è appunto questo – un lavoro.  Stai solamente continuando a creare lo stesso show. Sono arrivato ad un punto nella mia vita dove non voglio lavorare così duramente. A dire il vero, ho dovuto controllare attentamente lo stacanovismo e ha effetto sulla propria salute mentale. [Ride] E, inoltre, ci sono cose che voglio fare che sono differenti. Voglio provare qualcosa di completamente differente.

Lo show è in buone mani con Mark?
In buonissime mani. E ci sono altri tre sceneggiatori che sono lì sin dall’inizio… E’ come avere un figlio che va al college.

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