sabato 25 agosto 2012

L'omosessualità nei telefilm

Il primo personaggio gay in una serie tv americana spetta a Dinasty (1981) in cui Steven Carrington scopre di essere gay dopo due divorzi.
Nel 1994 ci sarebbe potuto essere il primo bacio gay, in Melrose Place, col personaggio di Matt Fielding, se solo la Fox non avesse tagliato la scena.
Per la prima relazione lesbica bisogna invece aspettare gli anni novanta. Per quanto mai apertamente consumata, l'amicizia forte che lega Xena   (1995) e Olimpia, diventa col tempo sempre più ambigua. Gli sceneggiatori sono abili nel gioco dei sottintesi, ma il doppiaggio italiano cancella ogni allusione amorosa. Xena diventa un'icona gay e appare nell'ultima stagione di The L-Word.
Il primo personaggio fisso lesbico compare in una serie di poco successo, Relativity nel 1996. Ma il primo bacio lesbo spetta ad un episodio di L.A. Law del 1991.
A creare scalpore in America fu il coming out di Ellen DeGeneres attraverso il suo personaggio nella sit-com Ellen (1994-1998), nell'ultima puntata della quarta stagione. La serie chiude dopo la quinta ma Ellen avrà il suo riscatto col talk show "The Ellen DeGeneres Show".
A cavallo con gli anni duemila, iniziano due serie a tematica esclusivamente omosessuale: Will & Grace nel 1998, Queer as folk nel 2000. Quest'ultima è il remake della serie omonima inglese, nata l'anno prima, ma che non ha avuto lo stesso successo della versione americana. Nonostante Queer as folk sia più esplicito e realistico, soprattutto dal punto di vista sessuale, tratta solo una parte del mondo gay: quelli che vivono di sesso, droga e discoteche. E' Will & Grace a dare il buon esempio. Sicuramente non penso che ci siano molti ragazzi che potrebbero dire: "Siccome i miei genitori guardavano Queer as folk, ho avuto il coraggio di fare coming out". E' più probabile che ci sia qualcuno che dica: "Dato che mia madre amava Will e trovava Jack molto divertente, ho avuto il coraggio di dirglielo quando avevo 15 anni".
Il primo bacio gay, però, si vede qualche mese prima di Queer as folk, in Dawson's Creek. Jack è sicuramente il ragazzo con cui molti della mia generazione si saranno rispecchiati, anche se la sua omosessualità è stata più parlata che vista.
Nel 2000 viene anche sviluppato il lento coming out di Willow, personaggio di Buffy. L'episodio della quarta stagione in cui Willow sceglieva di stare con Tara piuttosto che con Oz (4x19 New moon rising), non fu mandato in onda in Italia. Il loro primo bacio, però, si vedrà in un episodio della stagione successiva (5x16 The body).
Presto, molte serie tv iniziano ad avere personaggi omosessuali (Dark Angel, Six Feet Under, E.R., Sex and the city, Desperate Housewives) e nel 2004 arriva la versione femminile di Queer as folk: 
The L-Word. La serie ha l'ambizione di rappresentare le lesbiche nella loro diversità, uscendo dai pregiudizi e dagli stereotipi diffusi. Una volontà di diversità poco riuscita, visto che si rappresentano solo personaggi molto femminili a discapito delle "camioniste" (questo vale anche per le altre serie).
True Blood (2008) risulta essere una delle serie più gay-friendly, con un vasto numero di personaggi LGBT. E' una grande allegoria, che racconta la tensione ad accettare i vampiri nella società, un chiaro riferimento ai diritti in generale e in particolare a quelli dei gay.
Col tempo anche le tematiche omosessuali iniziano a svilupparsi, da maltrattamenti e accettazioni si passa ai matrimoni  (Brothers and sisters, Grey's anatomy) e alle adozioni (Modern family).
Del merito si deve riconoscere anche a Ryan Murphy, creatore e sceneggiatore delle serie Popular, Nip Tuck, Glee e American Horror Story. In ogni sua serie ci sono personaggi omosessuali, quasi come un marchio di fabbrica. Questo con l'intenzione di rendere i gay, personaggi comuni e normali come tutti gli altri. Non a caso la sua ultima creazione, in arrivo tra qualche mese, The New Normal, tratterà di una coppia gay che cercherà di avere un figlio.
Il telefilm più gay in onda attualmente, è sicuramente il già citato Glee. Nella prima stagione facciamo la conoscenza di Kurt, gay un pò effeminato, che dichiara al padre le proprie tendenze (e chi non l'ha invidiato in quel momento?). Nella seconda stagione si fidanza con Blaine, ragazzo dai modi più maschili e viene aggredito da David Karofsy, bullo della scuola, che si scopre poi essere un omosessuale represso. Nella terza stagione anche il personaggio di Santana fa la sua lenta accettazione dell'essere lesbica, e si dichiara a Brittany, con la quale farà coppia.
La romantica storia d'amore tra Kurt e Blaine ha fatto innamorare un bambino di sei anni, la cui madre ha scritto una lettera commovente, che sta spopolando nel web e che voglio riproporvi.


Mio figlio maggiore ha sei anni e si è innamorato per la prima volta. Si è innamorato di Blaine della serie tv "Glee". Per chi non lo sapesse, Blaine è un ragazzo... un ragazzo gay, il fidanzato di uno dei personaggi principali, Kurt. Il suo non è un amore del tipo che pensa che Blaine sia davvero figo, ma è invece un amore che lo fa gemere per mezz'ora davanti ad una foto del volto di Blaine, per poi esclamare: "Che carino!".
Adora l'episodio in cui i due ragazzi si baciano. Mio figlio chiama le persone da ogni angolo della casa per essere sicuro che nessuno si perda la sua scena preferita. Di solito riavvolge il nastro e rivede la scena ancora e ancora... e obbliga anche gli altri a guardarla se pensa che qualcuno non abbia prestato sufficiente attenzione.
Questa infatuazione non preoccupa né me né suo padre. Abitiamo in un quartiere molto hippy e liberal, molti dei nostri amici sono gay e l'idea di avere un figlio gay non ci infastidisce. Nostro figlio sarà quel che è e il nostro dovere è amarlo. Fine del discorso.
Va detto che ha sei anni. A sei anni ci si ossessiona con ogni tipo di cose. Questa infatuazione potrebbe non significare niente di niente. Scherziamo sempre sul fatto che, se non sarà gay, avremo la migliore arma di ricatto nella storia dell'umanità quando sarà un sedicenne etero... altro che foto nudo mentre fa il bagnetto!
Dunque l'altro giorno stavamo viaggiando per lo stato ascoltando ovviamente l'album dei Warblers [gruppo di Glee] e, nel mezzo della canzone "Candles", mio figlio ha fatto capolino dal sedile posteriore."Mamma, Kurt e Blaine sono fidanzati"."Sì, è vero" ho confermato io."Non gli piace baciare le ragazze. Baciano solo i ragazzi"."E' vero"."Mamma, sono proprio come me"."Bene, piccolo. Sai che ti amo in tutti i modi?""Lo so..." ha detto, roteando gli occhi verso di me.
Arrivati a casa, ho raccontato questa conversazione a suo padre e siamo stati semplicemente a guardarci negli occhi per un attimo. Poi lui ha sorriso. "Quindi, se a 16 anni vorrà farci un grande annuncio a tavola, potremo dirgli: 'Ce lo hai già detto quando avevi 6 anni. Passami le carote' e sarà deluso perché gli avremo rovinato i suoi cinque minuti di ribalta" ha detto mio marito con una risata e mi ha abbracciata.
Solo il tempo dirà se mio figlio è gay e se lo è io sono felice che sia mio figlio. Sono felice che sia nato nella nostra famiglia. Una famiglia piena di persone che lo ameranno e che lo accetteranno. Persone che non vorranno mai farlo cambiare. Con genitori che non vedranno l'ora di ballare al suo matrimonio. E lo devo ammettere: Blaine sarebbe un genero davvero molto carino...





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